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Saggio di psicanalisi applicata Il Mosè di Michelangelo. Sigmund Freud

Ognuno esprime su ogni capolavoro un'opinione diversa, nessuno dice cosa risolverebbe l'enigma per un semplice ammiratore. Tuttavia, a mio parere, ciò che ci attira così violentemente può essere solo l'intenzione dell'artista, tanto quanto è riuscito a esprimerlo nel suo lavoro e farci cogliere. So che non può esserci nessuna domanda qui, semplicemente, di comprensione della comprensione, è necessario che sia riprodotto in noi lo stato di passione, di emozione psichica che ha provocato nell'artista l'impulso creativo. Ma perché l'intenzione dell'artista non può essere specificata e tradotta in parole come qualsiasi altra manifestazione della vita psichica?
Forse questo non può essere vero per i capolavori senza l'applicazione dell'analisi. Il lavoro stesso deve essere suscettibile di analisi se questo lavoro è l'espressione, efficace su di noi, le intenzioni e le emozioni dell'artista. Ma per intuire questa intenzione, devo prima scoprire il significato e il contenuto di ciò che è rappresentato nell'opera, quindi lo interpreto.
[...] La statua di marmo di Mosè, (...) nella chiesa di Saint-Pierre-aux-Liens, a Roma, è anche una di quelle opere d'arte enigmatiche e grandiose. (...) perché nessuna scultura mi ha mai fatto sentire più potente.
In realtà è Mosè che rappresenta, il legislatore degli ebrei, che detiene le Tavole della Legge.
"Nessuna opera d'arte nel mondo ha ispirato giudizi più contraddittori di questo Mosè dalla testa di Pan, e la semplice interpretazione della statua è già piena di contraddizioni assolute".
Penso, tuttavia, che non possiamo meglio caratterizzare l'espressione del volto di Mosè rispetto a Thode.
(...) Nella sua interpretazione dell'espressione del volto; non trova alcuna emozione lì, "nient'altro che una complicità orgogliosa, una nobiltà piena di anima, l'energia della Fede.
Michelangelo voleva creare in Mosè un "carattere e uno stato d'animo di tutti i tempi", oppure rappresentava il suo eroe in un certo momento, ma poi era altamente significativo nella sua vita?
La maggior parte dei critici ha opinato in quest'ultimo senso e persino conosce la scena della vita di Mosè che l'artista ha immortalato. Sarebbe la sua discesa dal Monte Sinai: venendo a ricevere da Dio stesso le Tavole della Legge, si rende conto però che gli ebrei hanno fatto un vitello d'oro, e danza con grida di gioia.

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